COSA VEDERE A VALENCIA IN 3 GIORNI – Alla scoperta delle città spagnola, un luogo capace di incantare chiunque, in cui la storia si fonde alla perfezione con uno stile moderno e futuristico.
Introduzione storica
Valentia Romana
La fondazione della città risale al 138 a.C, anno in cui Decimo Giunio Bruto Callaico, console della Repubblica Romana, diede ai veterani che combatterono valorosamente contro Viriato degli appezzamenti di terreno nell’area in cui oggi sorge Valencia.
Come consuetudine, i romani costruirono una ciitadella fortificata (oppidum) su di un’isola situata lungo il corso del fiume Turia, in prossimità della foce, e la chiamarono Valentia Edetanorum, da cui deriva “València” (*)
FORSE NON SAPEVI CHE il termine “Valentia” in latino significa letteralmente “forza, valore, bravura”. Valentia Edetanorum puo essere tradotto come “Forza o valore (dimostrato) nella terra degli Edetani”. Gli Edetan erano una popolazione tribale insediata in quest’area della penisola iberica in epoca pre-romana.
L’insediamento non ebbe molto tempo per prosperare, in quanto nel 75 a.C. fu devastato durante la Guerra Sertoriana. Dopo un periodo di abbandono, la città rifiorì, anche e soprattutto grazie alla realizzazione della Via Augusta, strada che attraversava la Spagna, dai Pirenei alla costa atlantica (circa 1,500km).
Con la crisi dell’Impero Romano (III secolo d.C.), ci fu un periodo di decadenza, durante il quale la città fu dapprima amministrata dalla Chiesa (a quel periodo risale la prima comunità cristiana) e, successivamente, fu annessa al Regno Visigoto fino agli inizi dell’VIII secolo d.C.
Balansiya, la dominazione musulmana
Nel 711 l’esercito arabo-berbero attraversò lo Stretto di Gibilterra e sconfisse i Visigoti, che furono cacciati dalla penisola iberica, segnando di fatto l’inizio della dominazione araba e della cultura islamica.
I Mori prenderanno il controllo di Valencia qualche anno dopo. Durante i cinque secoli di dominazione musulmana Valencia fu conosciuta con il nominativo di Balansiya (la denominazione in uso presso i musulmani).
FORSE NON SAPEVI CHE Il termine “moro” o “moresco” indicava i musulmani del Marocco, della penisola iberica (al-Andalus) e della Sicilia (Emirato di Sicilia). Infatti, gran parte di loro non erano Arabi ma Berberi, provenienti dal Marocco e dalla Mauritania.
Il Regno di Valencia (La Reconquista)
Nel 1238, le truppe di Giacomo I d’Aragona (Giacomo Il Conquistatore, 1208-1276) presero il controllo della città, che fu incorporata nel neocostituito Regno di Valencia, uno dei regni che formavano la Corona d’Aragona.
I musulmani furono espulsi dalla città e la moschea principale, eretta sui resti di un antico tempio romano, fu consacrata chiesa cristiana. Nel 1262 fu posta la prima pietra per la costruzione dell’attuale Cattedrale, che nei secoli successivi ha rappresentato il simbolo del potere civile e religioso
In questo periodo storico avviene una vera e propria pianificazione urbana: la città fu suddivisa in quartieri in relazione alle origini dei suoi abitanti. Molte abitazioni del centro storico furono date ai nuovi abitanti, provenienti soprattutto dalla Catalogna (la Corona d’Aragona fu costituita dall’unione tra il Regno d’Aragona e la Contea di Barcellona, successivamente Principato di Catalogna). Alla numerosa comunità ebraica fu assegnata la parte orientale della città (quartiere recintato denominato “el Call”). I mori rimasti in città furono confinati in periferia, nella parte occidentale della città, dove fu creato il quartiere “Morería”.
Fu realizzata una nuova rete stradale, furono costruite chiese e numerosi edifici in stile gotico.
Sviluppo economico, arte e cultura: la Golden Age di Valencia
Nel corso del XV secolo Valencia divenne una delle città più importanti del Mediterraneo, grazie soprattutto alle attività mercantili e alla produttività artistica.
In questo periodo furono realizzate alcune meraviglie architettoniche, tra cui la splendida Loggia della Seta, vero e proprio simbolo del potere e del prestigio di Valencia dell’epoca, il Miguelete (il campanile della cattedrale di Santa Maria) e le Torri di Serrano, fu stampata la prima Bibbia in lingua neolatina (1478) e fu fondata l’Università di Valencia (1498).
Dinastia dei Borbone
A seguito della guerra di successione spagnola (1701-1714), Filippo di Borbone divenne sovrano di Spagna con il nome di Filippo V, dando inizio alla dinastia dei Borbone di Spagna (tutt’oggi insediata nel Paese iberico).
Durante la dominazione Borbonica furono costruiti diversi edifici monumentali e, soprattutto, furono apportate notevoli modifiche al tessuto urbano (principalmente per ragioni militari). In particolare, fu ridotto il numero di ingressi alla città (quattro: Serranos, Real, San Vicente e Quart) e da un punto di vista amministrativo la città fu suddivisa in quattro quartieri: la Mar, el Mercat, San Vicente e Serranos.
Espansione dell’area urbana
Nel corso del XVIII secolo Valencia fu soggetta ad un’ulteriore “trasformazione forzata”.
Durante la Guerra d’Indipendenza Spagnola (1808-1814) la città fu assediata varie volte e, successivamente, occupata dalle truppe di Napoleone. Le conseguenze furono disastrose: molti edifici storici furono distrutti, tra cui il Palazzo Reale, la Chiesa di Soledad e i conventi di Zaidia e San Juan.
Alla distruzione segui una fase di ricostruzione e sistemazione delle aree urbane. Furono create nuove piazze, tra cui Plaza Redonda, all’epoca ubicata nel centro geometrico della città.
La città aveva bisogno di spazio, e per tale motivo nel 1865 furono demolite le antiche mure medioevali, e una vasta area cittadina fu urbanizzata seguendo lo schema a griglia utilizzato da Idelfonso Cerdá per l’espansione di Barcellona.
Distruzione e ricostruzione
La prima metà del XX secolo fu caratterizzata dalla Guerra Civile Spagnola (1936-1939), conflitto interno tra nazionalisti, guidati da una giunta militare, e repubblicani, costituiti da una coalizione di partiti democratici che aveva vinto le elezioni.
(*) Valencia fu la capitale della Repubblica dal novembre 1936 all’ottobre 1937.
La guerra civile terminò nel 1939 con la vittoria dei nazionalisti, dando inizio al ferreo regime dittatoriale di Francisco Franco (a cui fece seguito la Seconda Guerra Mondiale).
Nel dopo guerra, la ricostruzione incontrollata ebbe un impatto negativo sulla crescita della città e ne influenzò la pianificazione urbanistica.
Nel 1957 l’esondazione del Turia cambiò per sempre la città di Valencia. Il corso del fiume fu deviato ed in corrispondenza del corso del fiume originario furono realizzati i Giardini del Turia, il grande parco urbano che tutt’oggi è il polmone verde della città.
Con la morte di Franco nel 1975 e la successiva costituzione (1978), Valencia e l’intero Paese iniziarono un periodo di democrazia e sviluppo.
Con l’approvazione della revisione del Piano Regolatore Generale (1989), Valencia ha attuato una pianificazione urbanistica mirata, in particolare per quel che riguarda la riqualificazione e sviluppo del centro storico (ma non solo).
Perché visitare Valencia
Valencia rappresenta un mix affascinante di storia, arte, cultura e modernità. Una città con due millenni di storia alle spalle, nel corso dei quali si sono alternati diversi popoli, lasciando in eredità un patrimonio storico-culturale unico: siti archeologici, edifici civili e religiosi, oltre agli usi e costumi che tutt’oggi caratterizzano questa straordinaria città.
Una realtà multiculturale che rende Valencia ancor più attraente e unica.
Alla sua storia millenaria, Valencia associa un lato moderno e futuristico, basti pensare alla Città delle Arti e delle Scienze
Se a tutto questo aggiungiamo un clima mite tutto l’anno, belle spiagge, una tradizione culinaria straordinaria … a poco più di un’ora di aereo dall’Italia …
Dopo questa doverosa introduzione, si riportano di seguito alcune info e consigli utili e, soprattuto, scopriamo cosa vedere a Valencia in 3 giorni.
Dove si trova Valencia
Valencia è il capoluogo dell’omonima provincia, situata lungo la costa orientale della Spagna (affacciata sul Mediterraneo).
Distanza dalle principali città in linea d’aria:
- Barcellona (Spagna): 300 km
- Madrid (Spagna): 300 km
- Lisbona (Portogallo): 750 km
- Parigi (Francia): 1,060 km
- Roma (Italia): 1,110 km
Info generali
- Stato: Spagna
- Comunità autonoma: Comunità Valenciana
- Provincia: Valencia
- Superficie: 135 km²
- Popolazione: circa 826,000
- Valuta: EUR
- Coordinate: 39°29′ N, 0°22′ O
Periodo migliore per visitare Valencia
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STAZIONE DEL NORD
Estació del Nord o Estación del Norte – La Stazione del Nord – è una stazione ferroviaria situato nel centro storico di Valencia, a pochi passi da Plaza de Toros.
Inaugurata nel 1917, la stazione rappresenta uno dei migliori esempi di Modernismo Valenciano. Caratterizzato da forme simmetriche ed elementi ornamentali, l’edificio è finemente decorato con ceramiche colorate e splendidi mosaici.
La Stazione del Nord è comodamente raggiungibile in metropolitana (Metrovalencia). La stazione di riferimento è Xàtiva (stazione di interscambio tra le linee 3, 5 e 7).

PLAZA DE TOROS
Plaza de Toros – ufficialmente Plaça de Bous de València, ossia Arena di Valencia – è un’arena per corrida edificata situata nel centro storico di Valencia, a fianco della Stazione del Nord.
Inaugurata nel 1859, l’arena fu realizzata in stile neomudéjar (movimento artistico e architettonico di fine ‘800, considerato una sorta di variante “spagnola” dell’architettura neomoresca), ispirandosi al Colosseo.
Plaza de Toros è una delle arene più grandi – e più belle – della Spagna:
- altezza: 17,50 metri
- diametro esterno: 108 metri
- diametro interno (arena): 52 metri (poi ridotto)
- capienza attuale: circa 13,000 spettatori
Le principali corride si svolgono durante le “Fallas” (1) e la “Feria de Julio” (2).
(1) Le Fallas (Falles in valenciano) sono delle feste che si svolgono ogni anno dall’ultima domenica di febbraio al 19 marzo. Vengono chiamate anche festes de Sant Josep in valenciano poiché sono celebrate in onore di San Giuseppe, patrono dei falegnami. Le Fallas rappresentano un’antica tradizione per la popolazione locale, riconosciute ufficialmente anche dall’UNESCO.
(2) Nel mese di Luglio – “Feria de Julio” significa “Fiera di Luglio” – si svolge l’evento più importante dell’estate. La città di Valencia (e molti altri paesi della comunita valenciana) propone una serie di attività culturali e ricreative, quali concerti all’aperto, spettacoli di danza, teatro, mostre, eventi sportivi, fiere gastronomiche etc. Si tratta di un evento tradizionale, risalente al lontano 1871.
Giorni ed orari di apertura al pubblico:
Da martedì a sabato: dalle 10:00 alle 19:00.
- Ultimo accesso all’arena: 18:15 (17:30 nei mesi invernali)
- Ultimo accesso al museo: 18:30
- Giorno di chiusura: Lunedì
Domenica e festivi: dalle 10:00 alle 14:00.
- Ultimo accesso all’arena: 13:15
- Ultimo accesso al museo: 13:30
Chiusura festività nazionali: 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.
Come arrivare a Plaza de Toros
La metropolitana rappresenta il modo migliore per raggiungere Plaza de Toros. La stazione di riferimento è Xàtiva (stazione di interscambio tra le linee 3, 5 e 7).

PIAZZE DEL CENTRO STORICO
Il centro storico di Valencia annovera alcune piazze molto belle, caratterizzate da splendidi edifici monumentali. Si elencano di seguito le principali:
Plaza del Ayuntamiento
Plaza del Ayuntamiento – Piazza del Municipio – è una delle piazze principali e uno dei monumenti più significativi di Valencia.
Il nominativo deriva dal fatto che qui si trova il Municipio. Quest’ultimo è costituito da due edifici realizzati in epoche e con stili diversi: l’edificio che ospitava una scuola (“Casa de Enseñanza”, letteralmente “Casa dell’Educazione”), risalente alla metà del XVIII secolo e caratterizzato da uno stile neoclassico, ed un secondo edificio, più imponente (che costituisce la facciata principale del complesso), costruito agli inizi del XX secolo, caratterizzato da un’alta torre con orologio e campane posta centralmente, due torri più piccole agli angoli e da una serie di ornamenti in stile rinascimentale e barocco (foto sotto).
L’Archivio Storico ed il Museo Comunale custodiscono collezioni documentarie e storico-artistiche di straordinario interesse, motivo per cui è stato dichiarato monumento storico-artistico nazionale.
Plaza del Ayuntamiento ospita anche un altro importante edificio storico: il Palazzo delle Poste, imponente edificio progettato da Miguel Ángel Navarro Pérez, costruito tra il 1915 e il 1922.

Plaza Redonda
Plaza Redonda è situata nel quartiere El Mercado, a breve distanza dal Mercato Centrale e dalla Cattedrale.Costruita originariamente nel 1840, su Progetto dell’architetto Valenciano Salvador Escrig Melchor nel 1840, Plaza Redonda è stata restaurata nel 2012.Plaza Redonda rappresenta una delle attrazioni turistiche più visitate della città. Questo non solo grazie al suo design originale, ma anche perchè in quest’area sono presenti numerosi negozietti e bancherelle che vendono souvenir, oltre a diversi locali dove degustare delle ottime tapas.
Plaza de la Reina
Situata nelle vicinanze della Cattedrale, Plaza de la Reina (Piazza della Regina) è una delle piazze principali di Valencia.La piazza è dedicata alla regina Maria de las Mercedes d’Orléans (1860-1878), prima moglie del re Alfonso XI (il nome ufficiale della piazza è “Plaza de la Reina Maria de las Mercedes”).La realizzazione della piazza risale alla fine del XIX secolo. I lavori di demolizione dei fabbricati esistenti iniziarono ufficialmente il 23 gennaio 1878, giorno delle nozze del re Alfonso XII e della regina María de las Mercedes.La piazza sorge sull’antico confine meridionale della città romana di Valentia, fondata nel 138 a.C. Nel 1966, durante i lavori di restaurazione furono trovati diversi reperti archeologici, tra cui una fornace dell’epoca repubblicana romana, ceramiche islamiche, un muro visigoto e monete risalenti all’epoca di Giacomo I d’Aragona (1208-1276).Plaza de la Reina rappresenta il luogo ideale dove degustare pietanze tipiche della rinomata cucina locale o semplicemente sorseggiare un bicchiere d’horchata, la tradizionale bevanda valenciana a base di chufa (zigolo dolce).

CATTEDRALE DI VALENCIA
La Cattedrale di Valencia – Catedral de Valencia – rappresenta l’edificio religioso più importante di Valencia.
La consacrazione della cattedrale risale al lontano 1238, anno in cui Giacomo I d’Aragona, dopo aver sconfitto l’esercito moresco, si autoproclamò sovrano del neocostituito Regno di Valencia e ordinò la costruzione di una cattedrale laddove sorgeva la moschea di Balansiya (che a sua volta fu costruita sul sito in cui sorgeva l’antica cattedrale visigota).
Dedicata all’Assunzione di Maria, la cattedrale fu costruita con pianta a croce Latina in stile gotico Valenzano. Successivamente (XIV e XV secolo) furono edificati la Sala Capitolare, (oggi Cappella del Santo Calice), la cupola, il campanile (Micalet) e la porta degli Apostoli.

Il Santo Calice
La sala capitolare (il luogo in cui si riuniva la comunità monastica) fu successivamente adibita per la custodia del Santo Calice. Quest’ultimo, si ritiene sia il Graal.
FORSE NON SAPEVI CHE il Graal – Sacro Graal o Santo Graal – è la coppa con la quale Gesù celebrò l’Ultima Cena, utilizzato successivamente da Giuseppe di Arimatea per raccogliere il sangue di Cristo sgorgato dal suo costato, trafitto dalla Lancia del centurione romano Longino, durante la crocifissione.
Sembra che il calice fu portato da Gerusalemme a Roma da San Pietro. Successivamente, il diacono San Lorenzo, su ordine del Papa Sisto II, lo portò a Huesca (sua città natale, situata ai piedi dei Pirenei, a circa 280 km da Valencia) per proteggerlo dalla persecuzione dell’imperatore Valeriano (che aveva emanato un editto secondo il quale tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovevano essere messi a morte).
Il calice fu successivamente custodito nel monastero di San Juan de la Peña (complesso religioso incastonato nei Pirenei aragonesi).
Nel 1399 fu donato dai monaci del monastero a Martino I d’Aragona. Successivamente (1437), Alfonso V d’Aragona lo diede alla gerarchia ecclesiastica per saldare i suoi debiti con la Chiesa. Da allora il calice è conservato tra le reliquie della Cattedrale.
Nel 1916, il calice fu definitivamente trasferito all’interno dell’antica Sala Capitolare, che fu denominata Cappella del Santo Calice.
Dipinti e Museo
Oltre al prezioso calice, la cattedrale contiene numerosi dipinti rinascimentali di straordinario valore. Tra questi, vale la pena menzionare gli “Angeli Musicanti”, affreschi che decorano la volta a sei vele della Cappella Maggiore. Commissionati intorno al 1474 dal cardinale Rodrigo Borgia (futuro papa Alessandro VI) ai pittori italiani Paolo de San Leocadio e Francesco Pagano, gli “Angeli Musicanti” sono considerati una delle più importanti opere pittoriche del Rinascimento Spagnolo.
(*) gli affreschi furono scoperti soltanto nel 2004, durante i lavori di restauro della Cattedrale

La Cattedrale annovera complessivamente circa 1,600 opere d’arte, di cui circa 200 sono esposte presso una area adibita a Museo. Tra questi spicca il dipinto realizzato Francisco de Goya nel 1788, raffigurante San Francesco Borgia che assiste un impenitente morente e cerca di convincerlo a confessarsi mentre esseri grotteschi, probabilmente demoni, aspettano di prendere la sua anima.
Il Campanile (Miguelete)
La Cattedrale di Valencia è caratterizzata da un imponente campanile in stile Gotico Valenciano. La struttura ha una sezione ottagonale e un’altezza complessiva di 63 metri (51 metri alla terrazza).
I lavori di costruzione iniziarono nel 1381 e terminarono soltanto nel 1425 (in realta, la parte superiore del campanile prevista da progretto non fu mai realizzata. Originariamente fu costruita una struttura in legno che reggeva la campana. L’attuale torrione in pietra fu realizzato verso la fine del XVIII secolo.
Originariamente il campanile era separato dall’edificio principale. Nel corso del XV secolo fu ampliata la navata centrale e il campanile fu annesso alla struttura.
La terrazza superiore del campanile – aperta al pubblico – è raggiungibile attraverso una scala a chiocciola con 207 gradini (il panorama ripaga ampiamente la sfaticata per salire).
Nota curiosa: il campanile della Cattedrale di Valencia è denominato Miguelete. Tale nominativo deriva dalla traslitterazione del nome della campana principale (Miguel).

Orari apertura al pubblico
CATTEDRALE
- da lunedì a venerdì, dalle 10:30 alle 18:30
- sabato, dalle 10:30 alle 17:30
- domenica e festivi, dalle 14:00 alle 17:30
Ultimo ingresso consentito:
- da lunedì a venerdì alle 17:30
- sabato e domenica alle 16:30
Chiusura in corrispondenza delle seguenti festività: 1° gennaio, 6 gennaio, 19 marzo, Domenica delle Palme, Venerdì Santo, 9 ottobre, 8 dicembre e 25 dicembre.
Dal 1° luglio al 30 settembre, il sabato e la domenica chiusura alle 18:30.
MIGUELETE
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:45 (ultimo ingresso consentito alle ore 18:15)
LOGGIA DELLA SETA
Nella tua lista Cosa vedere a Valencia non può mancare la Loggia della Seta o Borsa della Seta (Lonja de la Seda), edificio storico situato nel centro di Valencia, a pochi passi dal Mercato Centrale ed a soli 400 metri dalla Cattedrale.
L’edificio è considerato un vero e proprio capolavoro del gotico civile europeo. Classificato Monumento Storico ed Artistico, la Loggia della Seta dal 1996 rientra ufficialmente tra ai patrimoni dell’UNESCO.
La seta e la Golden Age di Valencia
La costruzione dell’edificio risale alla fine del XV secolo, periodo storico caratterizzato da un grande sviluppo economico e grande influenza politica e culturale, durante il quale Valencia divenne una delle città più importanti d’Europa.
(*) In questo periodo storico, oltre alla Lonja della Seda, furono costruite le Torres de Quart, la cappella dei Re del convento di Santo Domingo, la volta dell’altare maggiore della Cattedrale di Valencia e fu creata l’Università di Valencia (1499).
Le autorità locali decisero pertanto di costruire un edificio dedicato al commercio; ma non un edificio qualsiasi, bensi un vero e proprio tempio del commercio, un simbolo della prosperità e ricchezza della città (congiutamente fu creata anche una banca municipale per supportare le operazioni commerciali).
Dal XIV al XVIII secolo la tessitura della seta fu l’attività più fiorente di Valencia. Verso la fine del XVII secolo la seta divenne così importante nelle transazioni commerciali che il tempio del commercio, originariamente denominato Lonja de Mercaderes (Loggia dei Mercanti), fu rinominato ufficialmente la Lonja de la Seda (Loggia della Seta o Borsa della Seta).
(*) Nella seconda metà del XVIII secolo, l’industria della seta a Valencia contava ben venticinquemila persone!
Descrizione
La Loggia della Seta fu realizzata con blocchi di pietra di Massarrojos, in stile (tardo) gotico, prendendo ispirazione dalla Lonja de Palma, con uno schema progettuale che ricorda quella dei castelli medievali per le sue spesse mura, i merli, la torre e l’aspetto da fortezza che l’edificio conferisce.
Esternamente l’edificio è caratterizzato da facciate rettangolari in pietrisco, con porte e finestre perfettamente proporzionate, decorate con sontuosi medaglioni rinascimentali ed elaborate sculture.
La Loggia della Seta interessa un’area di circa 2,000 mq, e può essere suddivisa in quattro aree principali:
Sala delle Contrattazioni (Sala delle Colonne)
La Sala de Contratación era l’area principale del cmplesso, il luogo in cui i mercanti si riunivano per contrattare e firmare i contratti di vendita.
La sala è denominata anche Salón Columnario o Sala delle Colonne. Tale nominativo deriva dal fatto che la sala è caratterizzata da splendide colonne, da cui emergono delle nervature che si estendono su sezioni quadrate alla stessa altezza e formano delle volte quasi sferiche.
Questo dettaglio architettonico ha un marcato carattere simbolico. Infatti, la Lonja fu concepita per essere un vero e proprio tempio del commercio; la sala è un’allegoria del Paradiso, in cui le colonne raffigurano i tronchi delle palme che si elevano fino alla volta celeste (le volte erano originarimente dipinte di azzurro con stelle dorate).
(*) Nella parte superiore delle pareti che delimitano le volte, ci sono alcune iscrizioni dorate in latino che ricordano ai mercanti di comportarsi da buoni Cristiani e di non praticare in alcun modo l’usura.
Sala Consulado del Mar (Padiglione del Consolato)
Edificio a tre piani, situato a fianco della Sala de Contratación, in cui aveva sede il tribunale mercantile marino (il primo ad essere costituito in Spagna).
Al primo piano si trova la Cámara Dorada (Camera d’Oro), sala caratterizzata da uno splendido soffitto in legno policromo, finemente decorato con centinaia di intarsi dorati raffiguranti lo scudo Cittadino e figure di vario genere.
La Torre
La torre della Lonja include una cappella, mentre i piani superiori erano adibiti a prigione “temporanea” per i ladri ed i mercanti disonesti.
Patio de los Naranjos (Il Cortile degli Aranci)
Il Patio de los Naranjos è il giardino interno del complesso, caratterizzato da alberi di aranci e cipressi, con una fontana posta centralmente.
Orari di apertura al pubblico
Da Lunedì a Sabato: dalle 10:00 alle 19:00
Domenica e giorni festivi: dalle 10:00 alle 14:00



MERCATO CENTRALE
Il Mercato Centrale di Valencia è situato nel centro storico, a pochi passi dalla Loggia della Seta.
Realizzato nella prima metà del ‘900 (fu inaugurato nel 1928), il complesso è caratterizzato da un imponente edificio realizzato con uno stile architettonico riconducibile al modernismo valenciano (denominazione attribuita al movimento artistico e letterario della Comunità Valenciana, associato all’Art Nouveau, che raggiunse il suo apice agli inizi del XX secolo).
Con una superficie coperta di circa 8,000 metri quadrati, il Mercato Centrale di Valencia è uno dei mercati di prodotti freschi più grandi d’Europa.
Al suo interno ci sono negozi e bancherelle che vendono principalmente prodotti alimentari freschi; ma non solo. Sono presenti anche ristoranti, dove potrai degustare pietanze tipiche della cucina locale e negozi di souvenir.
La posizione centrale e l’ampia offerta gastronomica fanno del Mercato Centrale una tappa obbligatoria, ideale sia per pranzo che per cena, per uno snack o per un caffè (da inserire nella tua lista Cosa vedere a Valencia).
Il mercato è aperto dal lunedi al sabato, dalle 07:30 alle 15:00. Chiuso la domenica ed i giorni festivi.

CHIESA DI SAN NICOLA E SAN PIETRO
Un’altra tappa imperdibile del centro storico di Valencia è la chiesa di San Nicola di Bari e San Pietro Martire (nota come Chiesa di San Nicola).
Situata a breve distanza dalla Cattedrale e dalla Loggia della Seta, questa piccola chiesa ha delle origini antiche e custodisce degli affreschi straordinari (restaurati di recente), grazie ai quali è denominata La Cappella Sistina di Valencia.
Le sue origini risalgono al XIII secolo (1238), anno in cui Giacomo I d’Aragona sconfisse l’esercito dei Mori e si autoproclamò sovrano del neocostituito Regno di Valencia.
Come avvenuto per la Cattedrale, anche questa chiesa fu realizzata nel luogo in cui sorgeva una moschea. Ultimata la costruzione, la chiesa fu donata ai Domenicani (Ordine dei Frati Predicatori) che la dedicarono a San Nicola di Bari.
Anni dopo, fu costruito un altare dedicato al primo martire dei domenicani, San Pietro Martire (San Pietro da Verona). Secondo quanto riportato in un documento dell’epoca, presso quell’altare avvenne un miracolo, a seguito di cui la chiesa fu dedicata anche a San Pietro.
Architettura gotica, decorazione Barocca
Durante il Secolo d’Oro Valenciano (XV secolo), la chiesa fu ricostruita ed ampliata con uno stile gotico (con navata unica, abside poligonale e sei campate, nelle quali si aprono altrettante volte a crociera semplici e sei cappelle per lato).
Alla fine del XVII secolo, l’arcivescovo Rocabertí commissionò ad Antonio Palomino, pittore da camera del re Carlo II, il rinnovamento pittorico della navata. Gli affreschi furono realizzati tra il 1697 e il 1700 dal suo discepolo valenciano, Dionís Vidal (entrambi i pittori, Palomino e Vidal, sono raffigurati sul muro del timpano, appena a destra del grande rosone).
I dipinti raffigurano gli eventi principali della vita dei due santi a cui la chiesa è dedicata. In particolare, un lato della navata è dedicata alla storia ed ai miracoli di San Nicola, l’altro lato a San Pietro Martire.
La bellezza – e complessità – di questi affreschi barocchi, è semplicemente straordinaria.
⇒ Per la visita della Chiesa di San Nicola e San Pietro Martire puoi acquistare il biglietto online (comprensivo di audio guida in Italiano).

TORRI DI QUART & TORRI DI SERRANO
Torres de Quart (Torri di Quart) e Torres de Serranos (Torri di Serrano) sono le uniche due porte rimaste delle dodici porte fortificate realizzate lungo l’antica cinta muraria cittadina (demolita nella seconda metà del XIX secolo).
Torri di Quart
Le Torri di Quart – denominata originariamente Porta de Quart – furono edificate furono nella seconda meta del XV secolo (1441-1493).
Il nominativo deriva dal fatto che la struttura è orientata verso Quart de Poblet, località situata alla periferia di Valencia. La Porta de Quart era l’accesso orientale principale alla città.
Dal 1626 al XVIII secolo le torri furono utilizzate come carcere femminile.
Durante l’offensiva scagliata dalle truppe di Napoleone (Battaglia di Valencia, 1808), le Torri di Quart furono un importante bastione difensivo per la città (i segni delle cannonate sono tutt’oggi visibili nella parte esterna della struttura).
Orari di apertura al pubblico:
- dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 19:00 (orario continuato).
- domenica e festivi, dalle 10:00 alle 14:00.
- accesso consentito fino a 20 minuti prima dell’orario di chiusura.
Le Torri sono chiuse nei seguenti giorni festivi: 1° e 6 gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.

Torri di Serrano
Le Torri di Serrano, originariamente denominata Porta de Serranos, furono costruite alla fine del XIV secolo (1392-1398).
Caratterizzate dal tipico stile gotico valenciano, le Torri di Serrano furono costruite con una sezione a pianta ottagonale (a differenza delle Torri di Quart, realizzate a pianta circolare).
Il nominativo deriva dal fatto che la porta rappresentava l’accesso cittadino per tutti coloro che provenivano dalla regione di Los Serranos (anche se un’altra teoria fa riferimento al cognome di un’importante famiglia residente in quell’area).
Nel corso del XVI secolo, le torri furono utilizzate come prigione per nobili e cavalieri (fino al 1887).
Le Torri di Serrano sono uno dei monumenti meglio conservati di Valencia.
Orari di apertura al pubblico:
- da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 19.00
- domenica e festivi dalle 10.00 alle 14.00
- accesso consentito fino a 20 minuti prima dell’orario di chiusura.
Le Torri sono chiuse nei seguenti giorni festivi: 1° e 6 gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.

Valencia Tourist Card
Acquista VALENCIA TOURIST CARD e visita la città RISPARMIANDO. Utilizza gratuitamente i mezzi pubblici e visita le principali attrazioni a prezzi scontati.
- Utilizza i trasporti pubblici gratuitamente;
- Ingresso gratuito e/o prezzi scontanti presso molte attrazioni;
- Disponibile con durata di 24, 48 e 72 ore;
- Cancellazione gratuita fino a 24 ore prima della data di inizio servizi;
- Prenoti adesso e paghi dopo (l'importo sarà addebitato sulla tua carta 72 ore prima dell’inizio dell'attività).
MERCATO DI COLON
Il Mercado de Colón – Mercato di Colón – è un antico mercato pubblico situato tra Plaza de Toros e i Giardini del Turia.
Il mercato è famoso per il suo grande ed iconico edificio, progettato dall’architetto valenciano Francisco Mora Berenguer tra il 1914 e il 1916, considerato una delle principali opere del modernismo valenciano.
Sottoposto a importanti opere di restauro e ampliamento agli inizi del XXI secolo, oggi il Mercato di Colón ospita alcuni tra i negozi, bar e ristoranti più rinomati di Valencia, particolarmente frequentati durante il fine settimana.
Orari di apertura al pubblico:
- dal lunedì al giovedì dalle 7:30 alle 2:00
- venerdì e sabato dalle 7:30 alle 3:00
Tieni comunque presente che ogni singolo locale ha i propri orari di partura al pubblico.
Il Mercato di Colón è comodamente raggiungibile in metropolitana. La stazione di riferimento è Colón (linee 3-5-7-9), situata lungo Carrer de Colón, a pochi passi dal mercato.

GIARDINO DEL TURIA
Il Giardino del Turia – Jardín del Turia – rappresenta il polmone verde di Valencia, nonchè uno dei parchi urbani più grandi della Spagna (si estende per circa 9 km, dal Parco Nat. di Cabecera alla Città delle Arti e delle Scienze).
Inaugurato nel 1986, il parco si sviluppa lungo il vecchio corso del fiume Turia (che fu deviato a seguito dell’alluvione del 1957), con percorsi pedonali, piste ciclabili, fontane, laghetti, palme, aranci … una vera e propria oasi cittadina, ideale per fare un bel giro in bici oppure oppure trascorrere un paio d’ore all’insegna del relax.

CITTÀ DELLE ARTI E DELLE SCIENZE
La Città delle Arti e delle Scienze – Ciudad de las Artes y las Ciencias in spangolo, ufficialmente Ciutat de les Arts i les Ciències in valenciano – è un complesso situato lungo l’antico corso del fiume Turia, nell’area sud-orientale di Valencia.
Realizzato tra la fine del XX secolo ed il primo decennio del XXI secolo, la Città delle Arti e delle Scienze interessa un’area complessiva di ben 350.000 m² ed include una serie di edifici e strutture realizzate secondo i principi che caratterizzano l’architettura organica (*)
(*) creazione di uno spazio architettonico in cui vari elementi, realizzati con materiali d’avanguardia, si integrano con l’ambiente circostante, diventando una sorta di “unico organismo”
Si elencano di seguito le principali attrazioni del complesso:
HEMISFÈRIC
L’Hemisfèric è una struttura realizzata a forma di occhio umano, dotata di uno schermo concavo con una superficie di ben 900 m², in cui vengono riprodotti documentari scientifici e tecnologici in formato IMAX 3D.
PALAU DE LES ARTS
Il Palau de les Arts – ufficialmente Palau de les Arts Reina Sofía – è un teatro caratterizzato da una forma avveniristica e da dimensioni monumentali (con un’altezza di ben 75 metri, è il teatro dell’opera più alto del mondo!)
L’edificio è composto dai seguenti locali:
- Sala Principale (capienza di oltre 1,400 spettatori), in cui si svolgono opere, balletti e altri spettacoli teatrali;
- Master Classroom, con capienza max di 378 persone, utilizzata per eventi minori e conferenze;
- Auditorium (capienza di 1,490 spettatori), in cui si svolgono concerti, anteprime cinematografiche ed eventi speciali;
- Teatro Martín i Soler: Teatro con una capienza di 400 persone, dedicato al compositore valenciano Vicente Martín y Soler Martín i Soler, ed utilizzato principalmente per rappresentazioni d’opera barocca e musica da camera.
UMBRACLE
L’Umbracle è una struttura situata nella parte meridionale del complesso, lunga 320 e larga 60 metri, costituita da una serie di archi paralleli disposti ad intervalli regolari. All’interno di tale struttura (da cui il nominativo Umbracle, dal termine latino Umbraculum), si sviluppa un percorso pedonale adornato con con palme e altre piante mediterranee, con vista sull’intero complesso della Città delle Arti e delle Scienze.
Inferiormente all’Umbracle si trova il parcheggio pubblico a due piani, collegato alla cittadella tramite scale ed ascensori.
MUSEO DELLA SCIENZA
Il Museo de las Ciencias Príncipe Felipe è un museo scientifico interattivo, la cui forma ricorda vagamente lo scheletro di un enorme dinosauro. Il complesso si sviluppa su tre piani principali: Tecnópolis, la Vetrina della Scienza (El Escaparate de la Ciencia) e Forme e Strutture (Formas y Estructurase).
PONT DE L’ASSUT DE L’OR
Il Pont de l’Assut de l’Or è un ponte strallato lungo180 metri, con un’unico pilone centrale altro ben 125 metri (la struttura più alta di Valencia) che attraversa il Jardín del Turia, tra il Museo della Scienza e l’Ágora.
ÁGORA
Inaugurata nel 2009, l’Agorà è un edificio dalla forma futuristica, sede del CaixaForum Valencia. La struttura comprende due grandi sale, in cui si svolgono esposizioni artistiche, conferenze, spettacoli, eventi sociali
OCEANOGRÀFIC
L’Oceanogràfic è un parco oceanografico che interessa un’area di ben 110.000 m², che include l’acquario più grande d’Europa. Il complesso riproduce l’habitat naturale dei sette oceani del pianeta, nel quale potrai ammirare circa 45.000 esemplari di 500 specie diverse, tra cui squali, delfini, beluga, trichechi, leoni marini, foche, pinguini, tartarughe, flamingo e tanti altri ancora.
L’Oceanogràfic rappresenta l’attrazione principale della Città delle Arti e delle Scienze, imperdibile per famiglie con bambini (calcola una mezza giornata per la visita dell’Oceanogràfic).
Orari di apertura al pubblico:
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00, ad eccezione del sabato, aperto dalle 10:00 alle 20:00)
La biglietteria chiude un’ora prima della chiusura dell’Oceanogràfic.
Sconto 10% per i possessori della VALENCIA TOURIST CARD
Come raggiungere l’Oceanografic da Valencia
L’Oceanografic è raggiungibile da Valencia in autobus (linee 95 e 15) oppure in metropolitana (linea 10, stazione Oceanografic).
NOTA IMPORTANTE: l’Oceanografico è una delle attrazioni più visitate di Valencia, con migliaia di visitatori ogni giorno (specialmente durante il weekend); si consiglia pertanto di acquistare il biglietto preventivamente.



MALVARROSA BEACH
Malvarrosa Beach è la spiaggia principale di Valencia. Situata a 4-5 km dal centro città, Malvarrosa Beach ha una sabbia fine, dorata, si estende per un paio di km, con una profondità di 100-150 metri.
Il lungomare, ampio e ben tenuto, è dotato di percorsi pedonali e piste ciclabili, oltre ad un’ampia gamma di ristoranti dove degustare un piatto di paella e altre pietanze tipiche della rinomata cucina locale.
La spiaggia è attrezzata con noleggio sdrai, lettini ed ombrelloni, oltre a diverse attività sportive, tra cui campi di pallavolo, wind surf, kite surf, kayak, diving … insomma, non manca niente.

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ESCURSIONI DA VALENCIA
PARCO NATURALE DELL’ALBUFERA
Nella tua lista Cosa vedere a Valencia non può mancare il Parco Naturale dell’Albufera, area naturale protetta situata 12 km a sud di Valencia. Vedi ubicazione in mappa
L’attrazione principale è la grande laguna dell’Albufera, da cui deriva il nominativo del parco. L’Albufera è una laguna d’acqua dolce con una superficie di circa 2,500 ettari (la piu grande della Spagna!), circondata da risaie e pinete, separata dal mare da un lembo di terra.
La laguna e l’ambiente circostante rappresentano l’habitat ideale per molte specie di uccelli acquatici (complessivamente più di 300 specie), oltre a diverse specie di uccelli migratori, che sostano nel parco durante i mesi invernali.
Il parco dell’Albufera rappresenta una vera e propria oasi naturale, ideale per trascorrere una giornata all’insegna della natura. Potrai passeggiare tra le risaie, degustare pietanze tipiche a pochi passi dal mare e fare un’escursione a bordo delle tipiche imbarcazioni.
Da Valencia l’Albufera è raggiungibile in autobus (linea 24 e 25) oppure puoi prenotare un’escursione online.

LE GROTTE DI SAN JOSÉ
Le Grotte di San José – Coves de Sant Josep – sono situate nel Parco Naturale della Sierra di Espadán, a circa 50 km a nord di Valencia. Vedi ubicazione in mappa
La particolarità di queste grotte è rappresentata da un vero e proprio fiume sotterraneo, che si estende per circa 2,8 km (il fiume sotterraneo navigabile più lungo d’Europa).
Durante l’escursione, ci si inoltra nelle grotte navigando lentamente sulle acque turchesi del fiume, per un tratto di circa 800 metri, durante i quali potrete ammirare la bellezza surreale di questo luogo incantato. Un’esperienza unica, assolutamente consigliata!
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Cosa fare e cosa vedere a Valencia in 3 giorni
Di seguito proponiamo un itinerario per visitare Valencia in 3 giorni:
GIORNO 1 (Itinerario Storico)
- Stazione del Nord
- Plaza de Toros
- Plaza del Ayuntamiento
- Plaza Redonda
- Plaza de la Reina
- La Cattedrale
- Loggia della Seta
- Mercato Centrale
- Chiesa di San Nicola e San Pietro Martire
- Torri di Serrano
- Giardini del Turia
GIORNO 2
- Oceanografico
- Città delle Arti e delle Scienze
- Malvarrosa Beach (con cena sul lungomare)
GIORNO 3
MAPPA ITINERARI
Ubicazione in mappa dei principali itinerari di Valencia » Clicca Qui